Endorfine e attività fisica

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La sintesi di oppiodi endogeni, come le beta-endorfine, aumenta in risposta all’esercizio fisico. Sebbene tale incremento sia soggettivo mediamente le concentrazioni plasamatiche di questi ormoni aumentano, sia nei maschi che nelle femmine, del 500%.

Ciò spiega perfettamente quell’innegabile sensazione di euforia e di benessere che insorge dopo aver praticato un po’ di attività fisica. Riduzione di ansia, stress, arrabbiature e controllo dell’appetito sono ulteriori proprietà benefiche delle endorfine che hanno tra l’altro anche un potente effetto analgesico implicato nella ridotta percezione del dolore.

Quest’ultimo punto ha con tutta probabilità il significato fisiologico di aumentare la tolleranza alla fatica prolungata. Non a caso nei soggetti molto allenati si riscontra una più lenta degradazione degli oppiodi endogeni prodotti durante attività fisica.

Le endorfine avrebbero un ulteriore effetto positivo sulla performance sportiva migliorando la coordinazione dei movimenti e la reclutazione delle fibre muscolari.

Un po’ come il cioccolato ed il fumo anche le endorfine possono dare una certa dipendenza. Ciò spiegherebbe come mai esistano tanti sportivi incalliti che piuttosto di saltare un allenamento preferirebbero sottoporsi a chissà quali torture! Conclusione forse un po’ azzardata ma che ha sicuramente una base scientifica nella maggiore sensibilità alle endorfine riscontrata nei soggetti allenati.

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